giovedì 30 giugno 2011

Campi di girasoli per sempre (Sunflower fields forever)


E’ la campagna di giugno, dove giallo e verde ancora si rincorrono.
Spettacolo tra i più belli è quello dei girasoli. Il verde alto e intenso delle piante coronato dal giallo quasi oro dei fiori composti. Andate in campagna in questi giorni e dove ci sono distese di girasoli fermatevi a guardare e chiedete alla natura cosa voglia indicarci con questo spettacolo.

Perché, come hanno osservato biologi interessati all’espressione della forma, come Adolf Portmann in “Le forme degli animali”, e come posto in luce in un saggio di Hannah Arendt, “Dove siamo quando pensiamo”, noi viviamo nel mondo delle apparenze.

La forma degli animali non è banale o semplicemente funzionale, né si spiega solo con l’evoluzione darwiniana: è anche linguaggio, comunicazione. Ad esempio i mammiferi superiori hanno delle forme particolarmente significative, dove la maggior espressività è data dalla faccia, si pensi al leone o alla tigre o la maestria della disposizione delle righe nella testa della zebra; all’opposto i pesci abissali, che vivono al buio negli oceani, in cui non si vedono, e in cui quindi la forma non può avere importanza, sono tra le creature più mostruose. Né si può spiegare solo con la selezione naturale l’esuberanza della produzione della forma, con tantissime variazioni- che la selezione naturale sfrutta ma non ne spiega l’origine- di diverse specie vegetali e animali.

La Arendt, a sua volta analizza come l’apparire sia fondamentale nel quotidiano del comportamento umano.

Ma se guardiamo anche nel mondo inanimato noi vediamo come le forme e i colori siano altrettanto importanti: il cielo azzurro, e i contorni delle montagne, e la linea del mare, e le anse dei fiumi e le distese delle pianure sono fatte in modo che noi possiamo comprenderle e apprezzarle. E così i pianeti e le stelle nel cielo. Insomma l’intero universo si esprime attraverso forme – che come la disposizione dei singoli fiori nel disco del girasole o la conchiglia dei molluschi, tal quale il moto dei pianeti, si possono esprimere in formule matematiche -.

Secondo la Arendt quando pensiamo dobbiamo astrarci dal mondo delle apparenze e del quotidiano. Per fare questo, però, dobbiamo aver interiorizzato il mondo delle apparenze come nei secoli che ci hanno preceduto hanno fatto gli artisti che hanno guardato la natura, le sue forme e colori, hanno cioè saputo comprendere il suo linguaggio.

Van Gogh e i girasoli. Tra gli artisti che hanno saputo guardare la natura e le sue forme e interiorizzato la loro esperienza senz’altro Van Gogh. Ho visitato la mostra su di lui al Vittoriano a Roma. In molti quadri Van Gogh pone insieme campagna e città, quest’ultima sullo sfondo con le sue ciminiere o lo sbuffo dei suoi treni: segni del dinamismo che la città esprime. Mentre la campagna sarebbe all’opposto l’espressione dell’eternità.
Me se la campagna interiorizzata dall'artista ci rappresenta l’eternità, pure essa è colta e descritta come attimi. È sempre la campagna di un certo momento, di una certa luce del giorno, di figure che passano o sono intente a qualcosa. Di un campo di grano o di girasoli, o una pianta di girasoli, nella loro massima intensità.

Dunque l’eternità come l’attimo intenso che si fissa nel ricordo e sarà per sempre.

Andate a vedere i campi di girasoli e chiedetevi cosa vogliono esprimerci. Ora sono nel pieno della loro vitalità. Tra un poco appassiranno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Guardando i girasoli e ogni altra cosa nella natura, non posso fare a meno di pensare al loro Creatore.
I girasoli, oltre ad essere piacevoli e riposanti allo sguardo, hanno anche altre caratteristiche: http://www.care2.com/causes/sunflowers-may-heal-fukushimas-radioactive-soil.html

piccola dorrit ha detto...

Caro anonimo, per chi crede il mondo non può che essere il Creato: da quest'idea era pervasa la religiosità medievale specialmente espressa in san Francesco. Non sempre però la Chiesa si è trovata in sintonia con la fratellanza con la natura quanto piuttosto con la supremazia dell'uomo.
E invece la natura è ancora disposta a darci una mano per riparare ai danni che combiniamo. Ecco un altro messaggio dei girasoli.

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