mercoledì 14 novembre 2012

L’acquedotto traiano: da Manziana a Trevignano

A San Liberato e alle Scuderie Odescalchi

Dal suo inizio, con i rami raccolti tra Bracciano Oriolo e Manziana l’acquedotto scendeva verso oriente e passava per l’attuale S. Liberato, che deve riconoscersi corrispondente al sito della prefettura romana Forum Clodii, sull’antica strada romana omonima che da qui si dirigeva verso Blera. Qui,  poco distanti, sono state trovati resti sotterranei dell’acquedotto.
Scendeva perciò  nell'attuale Via di Sette Vene all’altezza delle “Scuderie Odescalchi”, il cui nome il viaggiatore che passa può leggere nel cartello indicatore, in corrispondenza di quella che fu la Vigna Grande degli Orsini e dove tuttora scende al lago con la sua foce il fosso della Fiora.

Un tratto dello speco della lunghezza di 25 metri fu visto e fotografato da Ashby presso il casale di Vigna Orsini*.

Vigna Grande
L’acquedotto attraversava Vigna Grande con l’ausilio di due ponti**.
 
Nella nostra escursione abbiamo osservato alle estremità opposte di Vigna Grande, ai cancelli  ovest ed est,  prospicienti la Via di Sette Vene, delle costruzioni in pietra che però appaiono per i materiali e la tecnica grossolana abbastanza recenti:

il cancello del lato ovest

 i tre pilastri visti dalla strada



particolare
















Al cancello est










 













 Più oltre, un altro tratto di circa 10 metri, al di sotto dell’acquedotto moderno,  fu identificato dall'archeologa americana Esther B. Van Deman (1934) che lo descrisse dettagliatamente*.




Sotto Vicarello
Uno dei tratti più belli emergenti, immerso però nella natura, dell’acquedotto sta proprio sotto l’altura diVicarello, che gli ingegneri romani pensarono bene di  non salire: compare ad un tratto nel mezzo della pianura sottostante a poca distanza dalle acque del lago,  in parte su arcate seminterrate, con lo sfondo,  della grande fattoria di Vicarello, che vanta l’origine nell’età dell’imperatore Domiziano, e della cima di Rocca Romana, la più alta dei monti Sabatini.
                                                        
                                                            
                                              Qui giace
                                              dimenticato
                                              l’acquedotto seminterrato,
                                              in prossimità del  fosso di Vicarello
                                              che va
nel lago alla sua foce,
                                              superandolo
                                              con  arcuazioni.


Abbiamo potuto vederlo da lontano  dalla Via di Sette Vene, e non abbiamo potuto avvicinarci perché  tutt’intorno è recintato e il cancello ha il lucchetto e come sempre non ci sono indicazioni o cartelli o altre strane cose del genere che lo indichino al visitatore:
L'acquedotto traiano paolo  sotto Vicarello



affiorante



 


Verso Trevignano
  



Una serie di cippi regolarmente distanziati, che sbucano dalla campagna sotto il manto di Rocca Romana, oggi ormai solo raccontano, e solo per chi si fermi ad ascoltarli, la storia dell’acquedotto e di un’acqua purissima che viaggiava verso la capitale dell’Impero:










 

 

 

 

 

 

 

 

cippo dell'acquedotto su Via di Sette Vene nei pressi di Trevignano

 

 

 

 * • View topic - RESTI ARCHEOLOGICI LUNGO LA CASSIA E CLODIA

 ** Bracciano - Parco Naturale Regionale di Bracciano - Martignano


 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto interessante ed informativo. Per visitare l'interno andare al sito MEON HDTV PRODUCTIONS

piccola dorrit ha detto...

Cara/o Anonimo, bello il video dei cacciatori di acquedotti, cui siamo solidali, in particolare per come fanno vedere i materiali e le tecniche di costruzione.

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