lunedì 14 marzo 2011

Enciclopedia del ricordare: il ricordare nel malo tempo

Baldassar Castiglione si occupa del ricordare al principio del secondo libro del suo Cortegiano, quando, col fine di contrastare chi pensasse che le corti d’un tempo fossero migliori di quelle in cui si muove il suo Cortegiano, focalizza l’attenzione sul modo proprio dei vecchi di criticare il presente a favore del tempo passato. I vecchi, infatti, lodano il tempo passato in cui hanno provato forti piaceri e considerano malo il presente, cui attribuiscono quelle carenze che stanno invece nei loro sensi: i vecchi, cioè, non possono mai apprezzare il presente come il passato perché il cambiamento è avvenuto prima di tutto in loro stessi e sono proprio loro a non avere più la disposizione ad apprezzare le cose, i piaceri, come quando erano giovani. In estremo, sarebbe meglio che i vecchi non ricordassero.

Con una buona psicologia del ricordare il nostro Cortegiano osserva come in generale si amino quegli oggetti che, anche se nel presente sono cambiati e perfino sciupati, si legano nella nostra memoria a ricordi piacevoli, come una lettera, una finestra, un anello o altro, e per contro abbiamo ripulsa per quelli che ci rimandano a ricordi spiacevoli, anche se in sé non appaiono affatto spregevoli; per i vecchi in particolare ciò accade nei confronti del tempo.

Il poeta Leopardi invece esprime una disposizione che è contraria a quella comune, descritta da Castiglione, di ricordare i piaceri, per la quale i ricordi, almeno finchè si è giovani, sempre ci consolano anche se sono spiacevoli:

“E pur mi giova / la ricordanza, e il noverar l’etate / del mio dolore. Oh come grato occorre / nel tempo giovanil, quando ancor lungo / la speme e breve ha la memoria il corso, / il rimembrar delle passate cose, / ancor che triste, e che l’affanno duri!”


Nel recanatese l’elegia del ricordare prevale perciò sulla piacevolezza dei ricordi, anche perché la sua particolare visione pessimistica lo induce a considerare ogni tempo malo. Allora, poiché non è possibile affidarsi alla piacevolezza dei ricordi, egli scava nell’atto stesso del ricordare per scoprire quanto esso sia vitale, addirittura fondante visto che è indagato nei giovani, a prescindere dal piacere legato ai ricordi.

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