mercoledì 19 ottobre 2011

Una filastrocca per Cremino adattata da una poesia di Andrea Zanzotto

"Vorrei che tu fossi più spesso con me
a veder com'è vario il teatrino 
che col micio combino.

Egli ha tanti nomi perché
muta secondo quel che fa
ma Cremino soprattutto resterà.

Intanto si sente re del giardino
e gira a far la guardia con orari
alquanto misteriosi o immaginari...

Ma quando da fuori arriva un rumore
anche solo di un motorino
scappa fin dentro la cappa del camino.

Tante mattine fa l'equilibrista
ma non sempre riesce a spostarsi
sui tralci e cade fuori dalla pista.

Ma subito scatta su un altro appiglio
con volteggi speciali, e arriva a terra
con ricche acrobazie che vi sconsiglio.

Ciò capita d'inverno, quando lui si fa grosso,
di ciccia e di pelliccia
e, cantando, lo chiamo: -  Cremi, Cremi !

Chissà quante volte avrebbe voluto volteggiare anche il nostro Cremino in un bel giardino!!!"

 Mi è arrivata  l'email con questa filastrocca quando già Cremino stava molto male.
 Non sui tralci  saltava quand’era giovane e forte il nostro Cremino, ma dalla vetrinetta all’armadio, dal bancone al pensile della cucina, sui ripiani della libreria e sui tavoli e la scrivania.
 Perché era il micetto della casa.
 E ora la casa è vuota dei suoi passi silenziosi e sembra più grande.

sabato 8 ottobre 2011

Il ritorno del caimano


L’imbonitore quando serve lascia il posto al dispotico padrone, è il ritorno del caimano. Che provoca e disprezza. Così il greve cambio di nome, così la proposta del condono assoluto agli evasori fiscali.

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