"Vorrei che tu fossi più spesso con mea veder com'è vario il teatrinoche col micio combino.
Egli ha tanti nomi perchémuta secondo quel che fama Cremino soprattutto resterà.
Intanto si sente re del giardinoe gira a far la guardia con orarialquanto misteriosi o immaginari...
Ma quando da fuori arriva un rumoreanche solo di un motorinoscappa fin dentro la cappa del camino.
Tante mattine fa l'equilibristama non sempre riesce a spostarsisui tralci e cade fuori dalla pista.
Ma subito scatta su un altro appigliocon volteggi speciali, e arriva a terracon ricche acrobazie che vi sconsiglio.
Ciò capita d'inverno, quando lui si fa grosso,di ciccia e di pellicciae, cantando, lo chiamo: - Cremi, Cremi !
Chissà quante volte avrebbe voluto volteggiare anche il nostro Cremino in un bel giardino!!!"
Mi è arrivata l'email con questa filastrocca quando già Cremino stava molto male.
Non sui tralci saltava quand’era giovane e forte il nostro Cremino, ma dalla vetrinetta all’armadio, dal bancone al pensile della cucina, sui ripiani della libreria e sui tavoli e la scrivania.
Perché era il micetto della casa.
E ora la casa è vuota dei suoi passi silenziosi e sembra più grande.