giovedì 8 luglio 2010

Mondiali di calcio: campioni di un attimo

Ogni partita è stata una storia a sé. La squadra che era sembrata bella e sicura in una si mostrava debole e sbandata nella successiva con un altro avversario. Ogni partita ha rivelato forze e debolezze ogni volta in modo diverso, è questo l’interessante del grande torneo. Se è vero che le squadre europee, che infatti hanno conquistato la finale, si sono mostrate più impostate rispetto all’impeto individuale delle sudamericane, pure Brasile e Argentina sono state belle quando sono state belle, e così è stato per l’Uruguay.
Per la serie del calcio metafora della vita, da questo mondiale sudafricano potremmo ricavare l’immagine di un caleidoscopio di tante partite, dove si vince o si perde in singoli episodi o momenti, ed anche il vincitore del torneo, che riceverà la coppa e avrà il nome scritto nell’albo d’oro, sarà in fondo solo il campione di un attimo.

domenica 4 luglio 2010

Cipressi

Si stagliano nella campagna verde per un verde più scuro. La loro forma allungata già ricorda le ombre. Sembrano perciò figure fatte d’ombra, fantasmi immobili riuniti in consesso, quando tutt’’intorno è luce e vita palpitante.

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