Allora tutte le
coreografie sono state stracolme d’icone cittadine, dai bus, taxi e cabine telefoniche ai monumenti e
palazzi caratteristici che incorniciavano ad esempio il campo del beach volley
e ispiravano le forme degli
ostacoli nelle gare d’equitazione.
Anche se i
Beatles erano di Liverpool e hanno costruito il loro sound a contatto con i
marinai che venivano dall’altra parte dell’oceano e Freddie Mercury era nato a
Zanzibar, Londra è stata il terreno di cultura e il melting pot del pop rock e
rivendica questo suo contributo alla cultura del secondo Novecento che si
riversa ancora fecondo nel terzo millennio, un contributo che si è espresso
principalmente attraverso la musica, senza trascurare elementi collaterali come
la moda: questo si è inteso affermare con lo spettacolo di chiusura
dell’Olimpiade del 2012.
Una cultura
ancora capace di aggregare, assimilare, fare business, ma forse soprattutto divertirci,
liberarci e capace di farci provare ad acchiappare quell’araba fenice che stava al centro dello stadio olimpico.