mercoledì 18 maggio 2011

Capire l’Italia, l’Europa e l’Islam: il flusso migratorio dal Nord Africa.

La questione dei flussi migratori dal Nord Africa è diventata sempre più di primo piano per l’Italia e per l’Europa. Banco di prova dei valori comuni, del grado di coesione ma anche d’apertura, infine del grado di civiltà.

Fino a ieri l’Islam e l’Occidente sono stati contrapposti. Quando Carlo Martello ne fermò l’avanzata a Poitiers l’Europa cristiana potè crescere e svilupparsi attraverso l’eredità raccolta da Roma, l’amministrazione e le leggi in particolare, e il nuovo incubatoio costituito dal feudalesimo ma il Mediterraneo rimase diviso.
In realtà come sempre le divisioni non furono proprio così drastiche. Con una sorta di feed back la civiltà araba assorbì e riconsegnò all’Occidente molto della cultura antica che esso aveva perduto; in Sicilia e in Spagna lasciò caratteri importanti e nella cultura europea, tra le altre cose, in specie nella letteratura del Settecento – e ancor oggi - Il fiore delle mille e una notte occupa un posto particolare.

Nel corso del Novecento il contrasto si è nuovamente acuito: da un lato l’Occidente ricco e industrializzato, con il cuneo rappresentato dallo Stato d’Israele imposto dall’Occidente per rimediare ai suoi propri errori ed orrori ma rimasto isolato in un mondo islamico generalmentemolto più povero e arretrato tecnologicamente. Fino a ieri questo Islam era visto principalmente come possibile preda di movimenti integralisti, divenuti nemici dichiarato. Per questo l’Occidente si è mostrato amico di tiranni al potere da trenta a quarant’anni, che però avrebbero garantito l’accesso alle risorse energetiche, i beni primari che questi popoli possiedono, e la protezione dall’integralismo.

Invece dal Nord Africa è arrivato qualcosa d’inatteso, perché quando si pensa troppo ai propri interessi la vista s’accorcia e non si sa più prevedere il futuro. Nessuno in Europa s’aspettava un vento profumato di gelsomino, una richiesta di libertà e di democrazia che sta facendo crollare i tiranni, movimenti di giovani istruiti e proprio nel campo delle telecomunicazioni in cui essi sì hanno visto un futuro dove le spaccature plurisecolari possano infine ricomporsi.

Il baricentro dell’Europa si era spostato verso nord e solo chi guardava da più lontano, come gli americani, non ha mai sottovalutato l’importanza del Mediterraneo che oggi ha l’opportunità di tornare ad essere il mare di tutti.
I flussi migratori sono parte fondamentale della storia e dall’Islam ve ne sono già stati d’importanti specie in altri paesi che non il nostro. Ma oggi essi sono, qualitativamente e politicamente, diversi. Sarebbe veramente miope e retrivo pensare sempre al proprio orticello quando è la Storia che si muove e bussa alla porta.

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