domenica 13 giugno 2010

Circa Daniele Luttazzi

Anche L’Unità continua ad attaccare a fondo Daniele Luttazzi. Evidentemente dà molto fastidio pure a sinistra. La direttrice De Gregorio si professa sua fan ma poi non manca di sparare a zero sul “cadavere” del comico, con perfetta e solita autoreferenzialità. “Nessuno mi ha chiesto ”, si è lamentato Daniele, mentre invece L’Unità l’avrebbe fatto. “E noi siamo nessuno?” si chiede infatti De Gregorio, perché il suo giornale le domande gliele ha fatte, ma mica Daniele è stato contattato per essere intervistato, no. Gli hanno fatto sul giornale dieci domande come Repubblica a Berlusconi e a quest’ultimo, infine, nell’intervento conclusivo, la direttrice l’ha associato. Conosciamo la canzone: anche Beppe Grillo sarebbe infine, nel manuale di certa sinistra, come Berlusconi, ah, ah.
Begli amici nascosti, bei fans. Viene proprio da dire: "Dai nemici mi guardi Iddio che dagli amici e dai fans mi guardo io".
Viviamo in tempi, qui in occidente, in cui la firma, l’originale, il copy right, sono tutto ma nell’arte non è detto e non è in ogni caso sempre stato così. E se oggi la firma è tutto, tutto oggi si discute nei termini piuttosto riduttivi ed insignificanti se si sia copiato o no. Un notevole gap culturale.
Quando invece la citazione e l’appropriazione nella propria opera di temi già svolti è in realtà condizione, a diversi livelli di riconoscibilità a seconda della materia, imprescindibile dell’elaborazione umana.

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