Il noto commissario di Vigata ha in realtà, come del resto Maigret, un duplice esistenza letteraria e televisiva, e la televisione è il luogo dove più si coltivano le produzioni a puntate, ma è invece nel cinema che l’idea del prequel s’è finora imposta come nel caso più celebre della saga di “Guerre Stellari” o anche nella serie di Batman con “Batman Begins”; oltrechè nel fumetto: basti pensare alle storie di Superman giovane ambientate nella città di Smallville.
D'altra parte, di commissari a puntate nella nostra televisione se ne sono visti tanti ma solo Montalbano è, lui con gli altri personaggi e il mondo che gli firriano intorno così ben caratterizzati da poter sostenere il prequel. Ma il bello non sta solo nella trovata: è che effettivamente c’è del nuovo e i racconti del giovane Montalbano arricchiscono i personaggi già noti. Così ci facciamo capaci che le difficoltà ad accasarsi di Salvo stanno pure in un irrisolto rapporto col padre, forse pure il suo gusto per il cibo; si delinea più esplicitamente la sicilianità di tutti, di un Mimì Augello con la visione di masculi e fimmine isolana, la teatralità, l’idiosincrasia e il capriccio. Insomma ci sembra di capire meglio e ci pare perciò che la mano dell’autore nel dipingerli vada anch’essa ringiovanendosi, facendosi cogli anni, guarda un po', più libera e sciolta.
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