martedì 13 ottobre 2009

Le donne protestano ma gli uomini...

Da una parte ci sono le donne che dopo l’incidente televisivo a Porta a Porta tra Rosy Bindi e il Premier hanno deciso di protestare rinfiammando un femminismo che sembrava in cenere di fronte al velinismo imperante.
Da un’altra ci sono i giornali e i giornalisti e lo scontro verbale si fa sempre più duro. E’ innegabile che la linea del Corriere della Sera sia ultimamente molto vicina al governo. Ricordiamo invece tempi in cui i due grandi giornali del Nord, La Stampa e Il Corriere, dettero entrambi prova di pensiero indipendente come nel caso della guerra contro l’Iraq del 2003, mostrando apertamente il loro dissenso verso la nostra partecipazione e facendo così infuriare il Presidente del Consiglio di allora, Silvio Berlusconi: allora Ferruccio De Bortoli lasciò il Corriere. Adesso è tornato a guidarlo. Per carità, ognuno sa i fatti propri, ma la linea di un grande giornale che deve fare informazione e fa opinione ci riguarda tutti. C’era già stato il caso di Bruno Vespa, che è oggi un fedelissimo perché ai suoi tempi era stato congedato dalla rai democristiana. Insomma rancori e rivalse personali - "quand'ero in difficoltà i colleghi... nessuno mi ha difeso"- sembrano essere alla base del comportamento di personaggi di rilievo del mondo dell’informazione, i più noti, quelli che emergono dal mondo mediatico, ma nell’ombra chissà quanti si regolano così, in questo Paese che sembra aver smarrito il senso della cosa pubblica.
Così se oggi le donne protestano gli uomini tacciono e chinano il capo. Stranamente, in questo momento sono proprio gli uomini a mostrare di avere una visione molto più personale e privata della politica e della storia, opposta a quella del personale è politico degli anni Settanta; in altre parole, sembra proprio che per loro il politico è personale.
Dobbiamo contrastare questa personalizzazione. A fare la sostanza della cosa pubblica negli Stati moderni è la democrazia. Non ci si può perciò limitare alla polemica tra giornalisti, anche se alla base di questa ci sono questioni fondamentalissime come la libertà di stampa, il diritto d'informazione e di critica, non può di certo essere questione di storie personali, ancor più non è un affare che si può dire: ci penso io: è cosa che deve riguardarci tutti come cittadini.
Corre quest’anno il centenario della nascita di Norberto Bobbio. Ripensando ai disastri del Novecento, alle dittature che l’hanno caratterizzato, Bobbio commentava che su queste infine ha sempre avuto la meglio la democrazia.
Cioè, la ragione.

7 commenti:

Lampada ha detto...

Cara Dorrit,
come donna mi sento perfettamente in linea con te. Trovo che abbiamo un Premier soprattutto maleducato e presuntuoso, che non ha nessun rispetto per gli altri, chiunque essi siano; e il suo team lo scimmiotta a tutto spiano. Ho davanti agli le espressioni di alcuni politici di destra mentre beffeggiano gli avversari. Sono però arrivata alla conclusione che molti italiani di oggi sono anche loro così (basti pensare a certi comportamenti per le strade e sugli autobus). Siamo sommersi da ignoranza presuntuosa e il nostro governo ne è il portavoce.
Lampada

Anonimo ha detto...

Hai ragione!
Sono cambiate molte posizioni nel nostro paese, purtroppo in peggio. Va avanti la tracotanza, la sfacciataggine. Chi sa ridicolizzare l'altro è l'eroe del giorno.Pur di dire l'ultima parola, e la più pesante,non si bada più a ciò che si dice o si fa.
Tutto viene messo in piazza per sputtanare l'avversario. Anche molti giornali hanno modificato il loro procedere, schierandosi dalla parte dei più numerosi. Forse per vendere più copie!

Lampada ha detto...

Cara dorrit,
è vero quello che dici a proposito di alcune donne, purtroppo non di tutte. basta guardarsi intorno, nelle nostre città e si comprende subito, specie tra le più giovani, qual è il loro desiderio: essere riconosciute per la loro dignità di persona o soltanto per la bellezza del loro corpo. E' difficile, aprendo la televisione trovare donne di ogni età che non si siano sottoposte al bisturi per migliorare il loro aspetto esterno. E' una giusta ambizione, questa, a cui ogni donna nel corso dei secoli ha sempre tenuto. Ma adesso giunge al parossismo ed è diventato lo scopo prioritario di moltissime. Per fortuna, come dici tu, molte donne ancora rivendicano il loro diritto al rispetto della loro persona, comunque essa sia,e combattono per ottenerlo. Ma la levata di scudi in questo senso è di molto inferiore a quello di coloro che non si preoccupano di ciò e preferiscono seguire il velinismo -cito il tuo termine-.
Lampada

Anonimo ha detto...

Nel tuo blog non si trovano altro che commenti negativi sulla situazione attuale, sia quella governativa che quella popolare. Possibile che tu, e come te tanti altri, non riusciate a vedere il bene che questo governo sta portando al nostro paese? Hai visto la rapidità con cui si stanno restituendo le case agli Aquilani? La rapidità con cui è sparita l'immondizia a Napoli? Non ti fermare ai gossipi intenzionali e maligni che vogliono screditare il nostro Premier. Egli è buono e generoso ed da anche soldi a chi glieli chiede, come a quella ragfazza che era andato a trovarlo a Villa Certosa. Questa è la vera democrazia e umanità cristiani: dividi le tue ricchezze con chi non le ha!
PdL

Anonimo ha detto...

Trovo che hai scritto delle parole intelligenti, che ben rappresentano la situazione italiana odierna. Rosy Bindi merita tutta la nostra approvazione per il modo come ha saputo rispondere a quel borioso del nostro "Capo", in quell'ambiente cos+ stucchevole e pretenzioso che è il salotto dell'affettato Vespa, che non fa altro che stropicciarsi quelle sue untuose mani. Tutte le donne italiane dovrebbero prendere esempio da lei, invece di andare a pietire l'elemosina pelosa dal riccone.
una donna vera

Anonimo ha detto...

Cara Dorrit,
dal tuo blog mi sembra che sei una persona attenta ai problemi del nostro paese. Che ne pensi di questo nuovo scandalo su Marrazzo che percorre l'intera penisola: è tutta verità, lo è solo in parte o non lo è per niente? L'unica chiarezza sta nella fulminea decisione presa dal presidente: dimettersi, senza aggiungere giustificazioni o scuse. Non tutti agiscono allo stesso modo.
Italia che soffre

Anonimo ha detto...

Cara Dorrit, così attenta ai problemi delle donne, hai seguito ieri sera Ballarò? Spero di sì, perchè avresti potuto vedere e sentire come le donne presenti hanno saputo tener testa ai loro avversari.
la dignità di essere donna

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