lunedì 1 dicembre 2008

A-mici



Un gatto sa sempre il fatto suo, o almeno così ti fa credere quando cammina per la sua strada e quanto a questa sia chiaro che un gatto va dove vuole. E’ un perfetto clochard nel senso che si adatta perfettamente al quartiere, la strada, il cantone in cui sceglie di vivere ma nonostante la sua apparente non curanza è un vigile controllore del suo territorio, anche quando dorme. Così, anche se può non sembrare dal suo portamento fiero e dalla sua sincera bellezza,




la sua è una vita dura e piena d’insidie cui non si sottrae proprio per il suo carattere indagatore.
Lui è un gatto cittadino che vive in un bel giardino del centro. Sta sulle sue e non da tanta confidenza. A volte non lo trovi, chissà dove va, altre compare all’improvviso guardingo, come ora che s’è formato un circolo di piccioni che becchettano le briciole. Chissà dove si ripara quando piove e fa freddo. Forse prima era un gatto d’appartamento. Quante battaglie con altri gatti e le ferite e le malattie. Quando un gatto sta male lo dissimula e va a leccarsi le ferite dove nessuno lo può vedere. Cuore impavido, fronteggia il nemico ma quando capisce che la lotta è impari o la battaglia è persa, decide rapidamente di battere in ritirata. Difficilmente torna indietro dalle sue decisioni, quando una scelta è fatta è quella.
Quanti amori ruvidi, tra soffiate, graffi e piccoli morsi dopo lunghe ore perse dietro a quelle gattine come statue di sale e poi via, non c’è tempo per la famiglia!
Eppure gli piace ancora giocare con quel bastoncino che lo studente sulla panchina gli agita davanti. Forse lui sa meglio di noi che la vita può essere ora dura ora leggera e, sebbene ci sia chi dica che i gatti sono sempre interessati, pensa che un po’ d’amicizia anche gratis possa valere la pena.




(continua)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Dorrit,
preferisco chiamarti così, senza il "piccola". perchè mi sa che tu sei un pò più grande di me. Io sono un ragazzo di 16 anni e frequento il liceo classico.Ho scoperto il tuo blog, quando la professoressa mi ha dato un compito sugli Etruschi ed io ho trovato del materiale utile nei tuoi post. Anzi ti ringrazio per questo, perchè ho citato "gli asfodeli" e tante altre cose, che mi hanno permesso di prendere un bel voto. E ogni tanto sono ritornato a leggerlo. Alcune cose le ho trovate un pò difficlli, ma c'è statoil posto sulla scuola che mi è piaciuto. Viva la scuola italiana! non pensare che io sia un grande amante di essa, ma penso che anche che per noi ragazzi è importante, e dovrebbe migliorare sempre di più anzichè peggiorare.
Oggi ho riaperto il blog ed ho visto quello che hai scritto sui gatti e le belle fotografie che vi hai messo. Anche a me piacciono i gatti -a casa ne abbiamo uno- che ci fa tanta compagnia. Mio padre un pò s'infastidisce, ma il resto della famiglia lo considera uno del gruppo. Anch'io sono d'accordo con te sulle osservazioni che fai e mi è piaciuta la descrizione dei vari animali.
Allora saluti e... miao!
Fabrizio

Anonimo ha detto...

Cara Dorrit,
che belle fotografie dei nostri amici gatti. Anch'io sono innamorata di loro, con le loro smorfie, con i loro strofinii e le loro unghie, che spesso, però sono traditrici e ti lasciano tanti bei ricordini sulla pelle. Malgrado ciò, viva i gatti!
Carla

piccola dorrit ha detto...

Cari Fabrizio e Carla grazie per i vostri commenti sui nostri amici gatti, approfitto per farvi gli auguri di Natale.

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