domenica 22 agosto 2010

Soror


Quante volte nei giorni ho cercato di avvicinare il mistero di un legame così forte e profondo da sembrare oscuro.

Te ne sei andata così in fretta che ha dell’incredibile e allora è contro il tempo che insorgono le percezioni e i sentimenti. E’ il tempo che sembra non avere più ordine. Perché dovrebbe esserci ormai un prima e un dopo e invece mi sorprendo in un altro tempo, quello del dove eravamo tutti.

Ho cercato dei segni nella natura perché non sempre e non solo possiamo trovare le risposte dentro di noi e nei volti e nelle parole degli altri. Quando è la vita che lavora contro di noi dal di dentro, cieca e indifferenziata, come un alieno parassita primordiale risvegliatosi, ho cercato delle risposte guardando il mondo fuori di noi, dove natura e uomo intrecciano il loro fare, nella campagna brillante di giugno, vecchi casolari abbandonati con la loro grazia e maestà rurale, l’allegria e la freschezza dei campi di girasole, quando sono verde intenso coronato di giallo puro, e il vibrare di chiome d’alberi nei cieli aperti.
Così ho guardato nella finestra in fondo al corridoio spalancata sulle cime degli eucalipti che ondeggiavano al vento serale e sembravamo entrare dentro come spiriti intenti ad una danza: ne ho tratto un messaggio forse scontato, che si piegassero come ad acconsentire, ad un lascia che sia, dopo una dura giornata, quando non c’è più speranza.
Ma c’era qualcos’altro d’implicito nei campi di girasole, nei rotoli di fieno sparsi sulla terra rasata: natura non nemica o indifferente, anzi l’opposto, natura partecipe, lo stesso battito, una stessa sorte: il tempo, quello dove siamo tutti, che si fissa nell’attimo e anche quando non siamo più siamo per sempre.
Questo ho pensato, sorella, che siamo per sempre, e il tempo, il prima e il dopo perdono significato.

Ho ancora tanto da scoprire di te e di me, tra le tue e le mie cose, dentro le stanze del quotidiano dove, dopo questa assurda danza, possiamo tornare a chiacchierare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Dorrit.

L'andare ed il venire si dice che sia il valzer della vita, chissà?

Non chiederti il perchè delle cose,sopratutto queste così importanti e definitive.

E' forse il passaggio tra una dipartita apparente e la nascita di una nuova vita, quella che è forse la più completa e felice.

E' qui la risposta alle tue domande ed alle tue ricerche sul senso del vivere ed del tempo che trascorre e del suo termine.

E' qui che inizia la speranza e la fede a ciò che è stato scritto nei secoli ed in tutte le culture e religioni.

Cerca di concentrarti intensamente per allacciare un colloquio fecondo, che ti faccia sentire nei segni la sua quotidiana presenza e che ti dia le risposte alle domande che ti fai.

Anonimo ha detto...

Cara Piccola Dorrit,
si, sorella, adesso siamo per sempre: niente potro` piu` aggiungere o levare. Il Signore mi ha guidato attraverso l'inevitabile danza perche` "Per tutto c'e` un momento e un tempo per ogni azione sotto il sole. C'e` un tempo per nascere e un tempo per morire..."
"Ricordati del tuo Creatore nei tempi di tua gioventu`, prima che vengano i giorni di tristezza e giungano gli anni in cui dovrai dire: 'Non ci ho piu` gusto!'; prima che si oscuri il sole, la luce, la luna e le stelle,e ritornin le nubi dopo la pioggia; quando tremeranno i custodi della casa e si curveranno i gagliardi e cesseranno le macinatrici, perche` rimaste poche, e si oscureranno quei che guardano dalle finestre; e si chiuderanno i due battenti della porta di fuori, e mentre si abbassera` il rumore della mola e s'abbassera` il cinguettio degli uccelli e si affievoliranno tutte le figlie del canto, quando si avra` timore dei luoghi elevati e degli spauracchi della strada, e fiorira` il mandorlo e diventera` grave la locusta e il cappero non avra` piu` effetto, poiche` l'uomo se ne va alla casa di sua eternita` e s'aggireranno per la strada le piangenti; prima che il filo d'argento s'allenti, la lampada d'oro s'infranga, si rompa la secchia alla fonte, si spezzi la carrucola al pozzo, e ritorni la polvere alla terra, com'era, e lo spirito torni a Dio, che l'ha dato..." (Ecclesiaste)

Si, chiacchieriamo, sorella, attraverso i ricordi e le cose, ed io ti ascoltero` in silenzio e ti confortero`.
tua sorella

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