Questa volta ne abbiamo proprio fatto l’esperienza. Di
fronte alle manovre finanziarie che si sono succedute e poi sono state ritrattate
e ancora in attesa delle misure adeguate ed il più possibile eque che si richiedono per migliorare i nostri conti
pubblici e rassicurare i mercati, a noi cittadini s’è fatto chiaro che i
provvedimenti improvvisati dettati da crisi incombenti, di per sé, oltre ad
essere esposti al rischio d’iniquità, pressapochismo ed inefficacia, abbiano sempre il difetto di essere delle
toppe.
Il paese ha bisogno che alcuni settori, come il sistema
fiscale, le pensioni ed altri rilevanti
per il moderno funzionamento dello stato siano riorganizzati attraverso leggi d’ampio respiro che si
basino su idee intelligenti per risolvere i nostri specifici problemi ed
incongruenze. Se oggi ci troviamo nella necessità di provvedimenti immediati
ciò non vuol dire che non è allo stesso tempo ora di pensare alle riforme
strutturali.
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